Abbazia di San Nicolò al Boschetto
Seguendo un costume gentilizio molto comune
all’epoca, nel 1311 Magnone Grimaldi, finanziò la
costruzione di una cappella nel suo fondo di
Campi, già nel XIII secolo, infatti, le colline della
bassa Valpolcevera ospitavano le residenze estive
di molte importanti nobili famiglie genovesi. Nel
1410 Ludovico Barbo, l’abate che fu artefice della
riforma cassinese del cenobitismo benedettino, e
del ripristino della Regola, fece espressa richiesta
alla famiglia Grimaldi per ottenere la cappella
patronale e fondare un monastero. Ospitando le
eccellenze spirituali della rinata congregazione, il
monastero divenne presto simbolo di devozione, e
la sua chiesa luogo prediletto per il sepolcro
patronale delle famiglie più importanti della città,
in competizione per finanziare le opere che
trasformarono il convento per novizi in una
grandiosa abbazia, in cambio del preziosissimo
bene della preghiera dei frati.