EPIGRAFE COMMEMORATIVA DEL BENEFATTORE DI LUCIANO GRIMALDI
(Cappella di San Benedetto – parete sinistra del presbiterio)
Questa epigrafe venne realizzata dai frati del Boschetto per ricordare la generosità di Luciano Grimaldi.
“Per le molte beneficenze che Luciano Grimaldi fece a questo monastero, tutti i Frati concordemente gli assegnarono, con elargizione spontanea, questa cappella, nella quale deve essere celebrata una Messa perpetua in rimedio dell’anima sua e di sua moglie Selvagia e dei suoi eredi 1445”
La seconda metà del XV secolo rappresentò il periodo di massimo rilievo del Monastero del Boschetto sul piano strettamente religioso, soprattutto dopo l’arrivo della mistica figura del Beato Nicolò da Prussia, maestro di novizi di ineguagliata spiritualità che, inviato al Boschetto da Ludovico Barbo nel 1422, vi rimase fino alla morte nel 1456. La chiesa del monastero divenne simbolo della devozione di questi luoghi, moltiplicando il numero dei patrizi genovesi che ambivano ad esservi sepolti, elevando sempre di più le offerte in luoghi in cambio di messe perpetue di suffragio da parte dei frati, a tal punto che nel 1469 il Capitolo Generale della Congregazione benedettina decretò un provvedimento che stabiliva che “Poiché nel nostro Monastero di San Nicolò al Boschetto di Genova devono essere dette annualmente molte messe, che i nostri confratelli non sono in grado di fare per la scarsità di sacerdoti, per esonerarli decretiamo che tale obbligo delle messe da dire sia condiviso con gli altri monasteri (…)”.