ALTORILIEVO DELLA TOMBA TERRAGNA DI TEDISIO DORIA
(pavimento all’inizio della navata sinistra della chiesa)
Si tratta della tomba del benefattore Tedisio Doria, benefattore del Boschetto (seconda metà del Quattrocento).
“Tedisio Doria comandò di essere sepolto in questa tomba quando (il corso della vita) gli avrà assegnato il giorno estremo: Possa tu a stento stabilire se in lui prevalse lo zelo verso la Patria o l’amore dell’onestà”
Un altro Tedisio Doria, antenato del benefattore del Boschetto, è ricordato per essere stato uno dei finanziatori del temerario viaggio di circumnavigazione dell’Africa dei fratelli Ugolino e Vadino Vivaldi, esperti navigatori genovesi del Duecento. Dopo la caduta di San Giovanni d'Acri e delle ultime piazzeforti cristiane in Medioriente, infatti, le vie terrestri per il commercio delle spezie erano divenute impraticabili e si avvertiva l'esigenza di trovare una via commerciale alternativa; per questa ragione diversi mercanti e patrizi genovesi, tra i quali appunto Tedisio Doria, finanziarono una spedizione che avrebbe dovuto raggiungere l’India via mare, sul percorso che, qualche secolo più tardi, fu seguito da Bartolomeo Diaz e Vasco da Gama. Purtroppo la spedizione dei fratelli Vivaldi non ebbe successo e nessuno fece ritorno a Genova. Tuttavia non sono poche le tracce e le circostanze raccontate che fecero supporre che i due esploratori fossero sopravvissuti; tra queste, la testimonianza di Franco Prosperi il quale a metà del Novecento, durante uno dei suoi viaggi africani, nelle piane dello Zambesi al confine con lo Zimbabwe, trovò e fotografò una roccia su cui era incisa la scritta "V V ad 1294", oggi sommersa da una diga.