MENSOLA IN MARMO A DECORO
(controfacciata della navata destra)
Recuperata nel sottotetto della navata centrale negli anni Ottanta, questa mensola dovette appartenere ad una delle bifore originarie del campanile. Decorata su due facce e, in parte su una terza, con motivi classici è stilisticamente rinascimentale e riconducibile alle prime fasi costruttive della chiesa. La presenza dello stemma grimaldino (scacchiera a losanghe) perfettamente intatto è un unico in tutta l’abbazia
(Il campanile, a sezione quadrata di 4 metri circa di lato esterno presenta la tipica terminazione gotica ligure, a cuspide ottagonale circondata da quattro cuspidi angolari minori a base triangolare. Le analisi condotte sulle murature, il confronto con manufatti simili in area genovese, l’anomala, totale assenza di riferimenti questa costruzione nell’indice dell’archivio del monastero fanno pensare che questo corpo di fabbrica sia stato realizzato nella seconda metà del Trecento, sotto il patronato dei Grimaldi ma prima della cessione ai Benedettini, avvenuta nel 1410. Durante il periodo intercorrente tra la fondazione della cappella gentilizia, nel 1313, e l’acquisizione da parte dei frati è certo che il sacellum originario fu ampliato e arricchito di ambienti, divenendo la ecclesia cum parva domus che venne ceduta nel 1410. La primitiva chiesa trecentesca presentava una navata centrale, affiancata alla cappella gentilizia sul lato orientale, una sacrestia, affiancata ad Est alla stessa navata, dove ora sorge la cappella Lercari-Spinola, una canonica, a Nord della sacrestia, poi trasformata nell’attuale sacrestia, ed il campanile, rimasto praticamente immutato dalle sue origini, fatta salva la distruzione delle bifore medievali.