ALTARE DEL BEATO NICOLÒ DA PRUSSIA
Gli altari della chiesa
Dei 9 altari che originariamente ornavano la chiesa del Boschetto ne sono rimasti soltanto 2. Dopo la soppressione del Convento nel 1810 e l’acquisto del complesso da parte della famiglia Dellepiane, e l’utilizzo dei fabbricati per differenti attività (il monastero fu adibito ad albergo mentre nella chiesa trovarono spazio un laboratorio e una segheria), nel corso dell’Ottocento la maggior parte degli altari e degli arredi sacri fu venduta. Un’accurata ricerca ha permesso alla fine degli anni Novanta di ritrovare le tracce degli altari trasferiti.
l’altare del Beato Nicolò da Prussia fu venduto dopo la soppressione del monastero, avvenuta nel 1810, e trasferito nella chiesa di San Lorenzo di Cogorno vicino a Lavagna. L’altare presenta un paliotto con bassorilievo del monaco giacente e, alle estremità, un angelo con turibolo in mano che incensa il corpo del beato e un altro che tiene due ceri. Lungo il bordo inferiore è leggibile l’iscrizione: “Hic hiacet Beat.Nicolaus monachus hujius monasteri qui obiit anno MCCCCLVI”. Il monaco raffigurato è il Beato Nicolò da Prussia che fu forse la più mistica delle figure religiose vissute al Boschetto. Maestro di novizi e priore tra il 1422 e il 1456, anno della morte, eccezionale simbolo di spiritualità per i confratelli. L’altare venne probabilmente realizzato nel 1652 nell’ambito dei grandi lavori di ampliamento e abbellimento in stile Barocco delle cappelle, espressamente prescritti dal legato apostolico Mons. F. Bossi nel 1582. Del trasferimento di questo altare a Cogorno forniscono cenni il Remondini a fine Ottocento.