Gli altari della chiesa
Dei 9 altari che originariamente ornavano la chiesa del Boschetto ne sono rimasti soltanto 2. Dopo la soppressione del Convento nel 1810 e l’acquisto del complesso da parte della famiglia Dellepiane, e l’utilizzo dei fabbricati per differenti attività (il monastero fu adibito ad albergo mentre nella chiesa trovarono spazio un laboratorio e una segheria), nel corso dell’Ottocento la maggior parte degli altari e degli arredi sacri fu venduta. Un’accurata ricerca ha permesso alla fine degli anni Novanta di ritrovare le tracce degli altari trasferiti.
l’altare di San Benedetto è l’unico altare conservato nella chiesa del Boschetto, oltre a quello della Cappella Spinola. Il primo altare della cappella benedettina fu fatto realizzare da Luciano Grimaldi nel 1460, dopo i lavori di riduzione volumetrica con abbassamento delle volte gotiche commissionati nel 1445. Ambrogio Doria, lontano discendente di Paolo Doria, nel 1679 divenne erede di questa cappella e fece costruire il nuovo altare in forme settecentesche, come si legge nell’epigrafe del gradino della mensa.