Gli altari della chiesa
Dei 9 altari che originariamente ornavano la chiesa del Boschetto ne sono rimasti soltanto 2. Dopo la soppressione del Convento nel 1810 e l’acquisto del complesso da parte della famiglia Dellepiane, e l’utilizzo dei fabbricati per differenti attività (il monastero fu adibito ad albergo mentre nella chiesa trovarono spazio un laboratorio e una segheria), nel corso dell’Ottocento la maggior parte degli altari e degli arredi sacri fu venduta. Un’accurata ricerca ha permesso alla fine degli anni Novanta di ritrovare le tracce degli altari trasferiti.
l’altare maggiore della Chiesa del Boschetto non esiste più e non si hanno notizie sulla sua sorte. Quel che si legge negli archivi è che Clara Spinola, nel 1429, fece sistemare la cappella maggiore e, presumibilmente anche il suo altare, che doveva trovarsi nei pressi dell’accesso alla sottostante cripta, dove era ubicato un sacello dove, forse, nel 1490, venne sepolto Paolo Doria, prima di essere trasferito nella cappella di San Benedetto. Ai primi del Seicento il prolungamento del presbiterio comportò probabilmente anche l’arretramento dell’altare maggiore sicuramente rifatto in stile Barocco.