EPIGRAFE DI GEROLAMO LERCARI
(parete orientale del Chiostro minore)
Questa epigrafe, tra le più belle e meglio conservate, venne realizzata per commemorare la riconoscenza dei frati verso Gerolamo Lercari, grande benefattore, e fondatore della prima sacrestia del monastero benedettino.
“l’anno 1426, il primo di Marzo, (per) le molte beneficenze fatte a questo convento da Gerolamo Lercari, figlio del Signore Ideto, che fece anche fare questa Sagrestia, gli è stata concessa una messa quotidiana in perpetuo per l’anima dei suoi genitori e per la moglie sua e anche per gli eredi”
Questa epigrafe si distingue dalle altre presenti nella chiesa per la presenza della cornice che, decorata a girali delimita l’iscrizione. La presenza dello doppio stemma della famiglia, in questo caso Lercari, la si ritrova nell’epigrafe di Luciano Grimaldi del 1445, nella Cappella di San Benedetto, in quella di Luca Grimaldi del 1428 nel chiostro minore, e in quella decorata dalla lunetta a bassorilievo del 1470 dedicata ai fratelli Spinola fondatori del Capitolo.
Risulta molto difficile credere che la Cappella di Santa Caterina Adorno, posta all’estremità opposta della chiesa rispetto all’abside, accessibile solo dall’esterno in quanto il corridoio di collegamento dell’andito del campanile con il chiostro maggiore venne realizzato, nella migliore delle ipotesi, solo un secolo più tardi (1512), avesse potuto essere la prima sacrestia. Ciò è ancor più difficile se si pensa che l’ampliamento della chiesa Trecentesca, corrispondente al corpo di fabbrica compreso tra il gradino e il chiostro maggiore, risulta essere stato realizzato tra la fondazione (1412) e i primi anni Venti del Quattrocento, se si considera che le cappelle di quella parte della chiesa vennero fondate a partire dal 1428. Inoltre è praticamente certo che la chiesa grimaldina della seconda metà del Trecento avesse una propria sacrestia nei pressi dell’andito del campanile.